Energia Rinnovabile in Romania
Cenni preliminari
Secondo le stime della Banca Mondiale, ammontano a 6,1 miliardi di euro i costi che la Romania sosterrà fino al 2015 per il rispetto degli impegni assunti con l'Unione Europea in materia di tutela dell'ambiente, scrive l'ICE. Il valore totale degli investimenti raggiungerà i 12,5 miliardi di euro entro il 2020, secondo quanto evidenziato in un apposito rapporto pubblicato dal Centro Romeno per le Politiche Europee (CRPE) e citato dall'agenzia di stampa NewsIn. Da quanto risulta in tale documento, il contributo della Romania sarà costituito dall'aumento della quota di energie rinnovabili e dai progetti di efficienza energetica nei settori residenziali, industriali e dei trasporti. Nel rapporto CRPE si informa anche che alcuni degli attuali centri produttivi di energia (come quelli di Turceni e Rovinari) potrebbero essere gradualmente chiusi a causa delle problematiche legate alle emissioni. La Romania deve confrontarsi con un grave rischio per quanto riguarda la fornitura di energia elettrica. Nei prossimi due decenni circa il 50 per cento della produzione di energia elettrica dovrebbe essere definitivamente dismessa, secondo quanto si apprende dal citato documento. In Romania la legge 139.2010 (che ha modificato ed integrato la legge 220.2008) prevede un sistema di promozione della durata di 15 anni per l'energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili. Il gestore di rete rilascia al produttore di energia proveniente da fonti rinnovabili ogni mese dei certificati verdi (CV) per la quantità di energia elettrica prodotta ed immessa in rete. Il numero di certificati verdi ricevuti dipende dal tipo di fonte rinnovabile.
Il valore del certificato verde sul mercato è di 55 Euro (il massimo consentito dalla legge). |